Miley Cyrus adora scandalizzare, questo ormai è risaputo, anche se bisogna ammettere che nell’ultimo periodo la cantante ha provocato il pubblico talmente tante volte da averlo quasi “assuefatto”, normalizzando le sue “trovate”.
Il nuovo photoshoot di nudo integrale pubblicato sulla rivista americana Paper Magazine, ritrae la giovanissima artista in pose inquietanti e rivelatrici. In alcune foto sembra assumere le sembianze di un burattino, tra piramidi massoniche colorate, e occhi spiritati con tanto di occhio di horus inciso sulla fronte. Si conferma, ancora una volta, un’attivista a favore degli Illuminati con una propaganda sempre più esplicita e spudorata.
Miley Cyrus è cresciuta sotto i riflettori. Ogni giorno vestiva i panni di Hannah Montana, seguita dai genitori e dall’equipe Disney. Quella ragazzina oggi è una giovane donna che, tolta la maschera di Hannah Montana, sembra stia ancora cercando se stessa, tra scandali, provocazioni ed esibizioni hot. Che la cantante abbia subito una trasformazione notevole nel giro degli ultimi è indubbio. E il mondo dello showbiz sembra aver accolto a braccia aperte la novità, non solo promuovendo la sua nuova svolta sexy ma coinvolgendola, il più possibile, nella pianificazione di nuove tendenze. Ma cosa succede quando l’immagine supera il lato artistico? Miley Cyrus ne è l’esempio più lampante e il suo “Pop Porno” ostentato con fierezza nel Bangerz Tour, dimostra cosa può accadere se il marketing dell’immagine prevale su quello della musica.
Miley Cyrus è la nuova reginetta del pop che osa ciò che nessuno aveva mai osato. Non ammiccamenti sessuali, non evocazioni, ma roba proprio esplicita presa in prestito dall’immaginario del porno: linguacce, sculettamenti, simulazione sul palco di rapporti orali e anali, sesso con bambole gonfiabili. Un “capolavoro” di marketing ma anche un segno dei tempi di un mondo che sta cambiando. Migliaia di polemiche hanno sommerso l’artista. Su cosa è degradante e cosa non lo è. Su cosa è squallido e cosa è liberatorio. Su quanto lei sia consapevole. Su quanto sia manovrata. La popstar ha fatto davvero di tutto per discostarsi dai canoni da brava ragazza della Disney. Ha limitato al minimo il vestiario, ha tagliato i capelli e ha esibito quella che intende vendere come “sua vera natura”. Ma di vero non c’è nulla. Miley che ancheggia seminuda sul palco, che si accende uno spinello in scena ad Amsterdam e che mostra la lingua affilata in ogni scatto è il risultato di un’operazione marketing ribattezzata dai media americani “The Sexualization of Miley”.
Miley Cyrus sembrerebbe essere un personaggio studiato a tavolino e veicolato dagli Illuminati, un personaggio creato ad hoc per trasmettere l’idea attuale del mercato musicale globale. La musica, oggi, si piega al marketing. Come mai proprio Miley Cyrus? L’artista è sempre stata un “boccone appetibile” per i piani alti. Nel 2007 venne considerata la teenager più ricca del mondo con un guadagno di oltre 25 mila dollari tra giugno 2007 e giugno 2008. Il suo percorso artistico è stato ben meditato e costruito in ogni minimo particolare. Ogni suo movimento è frutto di scelte decise e imposte da un team di persone che “manovra” i fili da dietro le quinte. Oggi Miley non è altro che una popstar imprigionata nella maschera di sé stessa, nei panni di una meretrice del pop.
Il suo personaggio nasce dopo l’uccisione di Hannah Montana (personaggio che ha interpretato dai 13 ai 20 anni) avvenuta il 25 Agosto 2013 quando l’artista, sul palco degli MTV Video Music Awards, si libera del suo body con l’orsacchiotto. In quel preciso istante, in una sorta di rituale su larga scala, viene presentato al mondo il nuovo fenomeno “Miley Cyrus” pronto a dare i suoi frutti. Il padre della cantante, Billy Ray Cyrus, anche lui star del mondo musicale e televisivo, ha espresso tutta la propria ansia in un’intervista a DiPiù, arrivando a dichiarare l’inimmaginabile:
“Mia figlia è sotto l’attacco di Satana. Ho tentato di preservarla ma sono stato insultato da persone che sono nella vita di Miley da pochi anni”.
Non ha fatto nomi espliciti, ma sembra essersi riferito al manager di sua figlia, Larry Rudolph, colui che ha guidato la svolta sexy di Britney Spears, Christina Aguilera e Jessica Simpson. “Il personal manager che resuscita le carriere” dicono di lui a Hollywood. E così nel 2013 Miley Cyrus firma un contratto per Larry Rudolph dando inizio al “Progetto Miley”.
Un’operazione marketing inquietante quanto il “Progetto Spears” che trasformò la giovane Britney in una “sexy kitten” spregiudicata e disinibita tanto da finire poco dopo in riabilitazione. Da lì in poi, uno scandalo dopo l’altro. Nascono le collaborazioni con Terry Richardson, perverso regista e fotografo, accusato di molestie sessuali da numerose modelle e le sue esibizioni si fanno sempre più hot quasi al limite della pornografica. Esce il video di Wreching Ball, quello dei martelli e delle palle di ferro. Viene pubblicato il servizio fotografico in cui Miley indossa impensabili perizomi che le coprono a malapena l’inguine. A Natale fa twerking con Babbo Natale. Fa cantare le sue parti intime. Fa sesso orale con un gigantesco pene di plastica rosa e poi con una bambola gonfiabile dagli attributi maschili. Il tutto dentro una dimensione dichiaratamente pop, come se fosse puro e semplice intrattenimento.
Cosa sta combinando Miley Cyrus? Si sta facendo trascinare da cinici affaristi? Oppure è tutta “farina del suo sacco”? Sta rischiando la salute mentale, sovraesponendosi mediaticamente e sessualmente? Oppure sta liberamente portando avanti il suo percorso artistico? Sicuramente qualcosa lasciava già presagire questo suo drastico cambiamento. Suo padre, Billy Ray Cyrus, in un’intervista alla rivista GQ, già nel 2011, quando ancora Miley era un’innocua star per bambini, dichiarò di essere così preoccupato per lei da temere che la figlia possa fare la fine di Kurt Cobain, Anna Nicole Smith e Michael Jackson:
“Kurt Cobain era uno di quei ragazzi. Questo è il motivo per cui sono preoccupato per Miley. Penso che il mondo di Kurt ruotasse troppo in fretta e aveva così tante persone attorno a lui che non lo aiutavano”.
Secondo Billy Ray tutto è cambiato dopo la seconda stagione di Hannah Montana: “Gli affari ci stavano dividendo”. E le cose sono peggiorate nella quarta stagione: “La quarta serie è stata un disastro. Andavo al lavoro ogni giorno sapendo che la mia famiglia stava andando a pezzi, ma dovevo stare lì e lavorare. Hannah Montana ha distrutto la mia famiglia”. Parole dure che delineano una situazione familiare instabile e preoccupante.
Probabilmente il padre aveva già intuito in che “trappola” fosse finita la figlia. La trappola degli Illuminati. Ma l’operazione Miley Cyrus sembra non arrestarsi. Gli Illuminati continuano a sfruttare l’ondata di enorme successo della giovane star per promuovere e i loro “loschi” obiettivi utilizzando il Bangerz Tour come veicolo promozionale della loro agenda. Non è difficile intuire come i suoi concerti siano un tributo più che esplicito alla “donna-oggetto”, alla pornografia e alla sessualizzazione infantile. Nei suoi spettacoli la provocazione e la trasgressione la fanno da padrone e sembrano non avere limite: in molte date del tour la cantante ha fatto riferimento ad ogni pratica sessuale con nessuna inibizione e con eccessiva sfrontatezza. Durante una delle sue tappe all’O2 Arena di Londra, l’ex disneyana ha urlato:
“L’erba non ha mai ucciso nessuno, lo sapete vero ragazzi? Perciò invece di fumare le vostre sigarette, perché non vi rollate una grossa canna?”
La cantante ha proseguito dicendo di aver fumato sigarette anche lei ma presto ha capito che influenzavano negativamente la sua salute, oltre a farla sembrare più vecchia e a far si che la gente non volesse baciarla, mentre appena è passata all’erba “Potevo avere ogni ragazzo o ragazza, perché il mio alito profumava!”. Senza però far cenno a tutte le dozzine di effetti collaterali legati al fumo dell’erba, dalle alterazioni del DNA (vedi l’impossibilità dei donatori di trasmettere il proprio midollo osseo) agli effetti di dipendenza (apristrada all’uso di droghe più pesanti) alla perdita del controllo di sé, al depotenziamento delle facoltà cerebrali, ecc…
Sono tante le oscenità che nel corso della storia abbiamo visto o sentito provenire da ogni luogo, sotto qualsiasi forma, attraverso diversi strumenti di divulgazione. Ma il fenomeno che più ci dovrebbe allarmare è la cattiva educazione musicale a cui sono sottoposte le orecchie dei più piccoli ascoltatori. Spesso, troppo spesso infatti, un elemento che viene trascurato dai genitori nell’educazione dei figli è proprio l’aspetto musicale. È così che i bambini, fin dalla più giovane età, sono tenuti ad orientarsi da soli e spesso si avvicinano a ciò che più è commerciale e “alla moda” senza però ricercare ciò che davvero potrebbe piacergli, finendo per abituarsi agli orrori generazionali che non mancano mai.
Secondo Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e scrittrice, che svolge da anni un’intensa attività didattica e di formazione presso università, istituti specializzati e associazioni private, un modello come Miley Cyrus può costituire un rischio per le adolescenti:
“Lo sviluppo psicofisico e l’autostima delle adolescenti possono essere ostacolate dalla spinta ad emulare le lolite pop. Modelli come quello diMiley Cyrus, deprivati dei loro bisogni di tenerezza, adultizzati e erotizzati in maniera precoce e anaffettiva, propongono ruoli lontani anni luce dall’età della preadolescenza e dell’adolescenza ed esibiscono una sessualità che procede per “salti nel buio”, invece che rispettare i tempi, le tappe dello sviluppo e i passaggi graduali di conoscenza e di consapevolezza del proprio corpo. […] Dietro alle ex dive-bambine ci sono, spesso, storie di depressione, di dipendenza da alcool e da sostanze stupefacenti, di anoressia, di bulimia. Sono insoddisfatte e inappagate, e si assoggettano, assai spesso, a qualunque dipendenza per sentirsi, finalmente, sicure”.
Incoraggiare desideri e comportamenti non appropriati all’età, proprio come fa Miley Cyrus, può creare un profondo senso di smarrimento nelle giovanissime che ancora non hanno pienamente formato la loro rappresentazione della realtà e il senso di se stessi. Ed è così, che nascono in loro, sentimenti di frustrazione, per il fatto di sentirsi “inadeguate” rispetto ai modelli che i mezzi di comunicazione propongono loro. Miley Cyrus ben interpreta l’odierna società dell’immagine e dell’apparire. Quella società fatta di baby-squillo, bunga bunga e festini che trovano buona cassa di risonanza nei mezzi di comunicazione come la televisione, i giornali, i social network e la radio.
Cosa fare? Imparare a purificare i nostri occhi e le nostre orecchie. Imparare a valorizzare meglio il nostro tempo libero.