sabato 12 aprile 2014

L'uomo "moderno"

In lotta costante tra loro,
miriadi di contenitori vuoti
venerano modelli superficiali
assorbiti dal turbinìo del consumismo.
Nel secolo dei non pensanti,
le persone non si incontrano più
anzi,nel migliore dei casi si schivano
inseguendo mete irreali
intrise di materialità e apparenza
indottrinati al giudizio immediato
condizionato e preconfezionato.
Cultori dell'opinione di massa
disprezzano o deridono l'Io pensante.
L'atto di fede nella disinformazione come informazione
e privati della propria realtà storica
al pascolo del subliminale
sbavano all'idea di arrivismo
in una posizione d'elìte
come unico vero scopo da adorare.
Decantano la ricchezza e disprezzano il più debole,
isolano il Pensante additandolo a pesante;
affondano radici nell'assurda visione
inculcate da rotocalchi infiniti
di cronaca grigiastra
ipnotizzati dalla televisione
oltre non sentono il bisogno di andare
nutrendosi di una sottocultura
di de-informatizzazione accuratamente studiata
lasciando il Tutto e allo stesso tempo
assorbendo tutto il resto che è il Nulla.
Danno spazio a robotiche e animalesche emozioni
non curanti della costante mutazione dell'etimologia delle parole
coscienze già semi-spente si modificano e poltriscono.
E se non ti riconosci in queste righe,
se non stai in fila con gli zombie "moderni"
sarai prontamente infangato, denigrato,
marchiato come pazzo,complottista o visionario.