sabato 12 aprile 2014

da...teoria e prassi del collettivismo oligarchico(Emmanuel Goldstein)

In realtà,la guerra ha cambiato carattere,per essere più precisi è mutato l'ordine gerarchico dei motivi per cui si combatte una guerra.
Lo scopo fondamentale della guerra moderna è quello di consumare ciò che producono le macchine senza che ne risulti innalzato il tenore di vita.
Oggi il mondo è complessivamente più primitivo di quanto non fosse cinquant'anni fa.
Quando le macchine fecero la loro comparsa,ogni essere pensante maturò la convinzione che fosse scomparsa la necessità di ogni lavoro pesante e che contestualmente fosse svanita ogni necessità di preservare l'ineguaglianza fra gli uomini.
Se l'impiego delle macchine fosse stato direttamente indirizzato a tal fine, nell'arco di alcune generazioni mali come la fame,il superlavoro,la sporcizia,l'analfabetismo e le malattie sarebbero stati eliminati.
Se il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune,la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate dalla povertà si sarebbero alfabetizzate apprendendo così a pensare autonomamente e una volta che questo fosse successo avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non aveva alcuna funzione e l'avrebbero spazzata via.
Sul lungo termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi sulla povertà e sull'ignoranza.
...E' frutto di un preciso progetto politico mantenere anche i gruppi sociali privilegiati in un regime prossimo alla ristrettezza, perchè una condizione di penuria generalizzata rafforza l'importanza dei piccoli privilegi accentuando così le differenze tra un gruppo e l'altro.
Nello stesso tempo la consapevolezza di essere in guerra e quindi in pericolo, fa sì che la concentrazione di tutto il potere nelle mani di una piccola casta sembri l'unica e inevitabile condizione per sopravvivere.
La guerra non solo realizza l'indispensabile distruzione, ma lo fa rendendola accettabile da un punto di vista psicologico.
Non importa che la guerra si combatta per davvero e poichè una vittoria definitiva è impossibile,non importa nemmeno se la guerra vada bene o male: serve solo che uno stato di belligeranza persista.
Ora il progresso tecnologico si realizza solo se quanto esso produce può in qualche modo essere impiegato per ridurre la libertà umana.
Oggi i gruppi dirigenti fanno innanzitutto guerra ai proprio sottoposti e il fine della guerra non è quello di conseguire o impedire conquiste territoriali,ma di mantenere intatta la struttura della società.
Paragonate a quelle di oggi,tutte le tirannie del passato manifestavano una maggiore incertezza e inefficienza.
Rispetto a quanto accade oggi perfino la Chiesa cattolica medioevale si poteva considerare tollerante!