Io so chi ha compiuto le stragi,chi ha tramato,chi ha coperto e depistato,io so perchè sono un intellettuale,uno scrittore che cerca di seguire tutto ciò che succede(...)che coordina fatti anche lontani,che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,la follia e il mistero...
(Pier Paolo Pasolini)
L'idiota considera falso tutto quello che non è in grado di comprendere. (San Tommaso d'Aquino)
mercoledì 30 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
TERRA REAL TIME: Sorridete, siete sorvegliati
TERRA REAL TIME: Sorridete, siete sorvegliati: - di Tonino D’Orazio - Diventa sottile il filo che separa la fantascienza, o la scienza vera, dalla realtà, quella sconosciuta. In ogn...
giovedì 24 aprile 2014
L'obbedienza e' la piu' subdola delle tentazioni: IPAD E MCDONALDS PER TUTTI – DEL RESTO,TRANQUILLI ...
L'obbedienza e' la piu' subdola delle tentazioni: IPAD E MCDONALDS PER TUTTI – DEL RESTO,TRANQUILLI ...: NON E’ SOLO COLPA LORO Banchieri e politici non sono gli unici. Anche noi siamo colpevoli, colpevoli della nostra indifferenza, del nostr...
domenica 20 aprile 2014
venerdì 18 aprile 2014
LatanadiZak: Aumentano i casi di Morgellons, la sindrome da “sc...
LatanadiZak: Aumentano i casi di Morgellons, la sindrome da “sc...: La sindrome, o mordo, di Morgellons è una misteriosa malattia che si presenta, generalmente, con disturbi di tipo cutaneo: prurito, se...
giovedì 17 aprile 2014
mercoledì 16 aprile 2014
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:: Straker - Tanker Enemy ::: Sismi e fracking: la rivista "Science" conferma le...: BOLOGNA - Repubblica.it - La Regione pubblica per intero la relazione della commissione Ichese sul terremoto, che ha sollevato polemiche e...
nwo-truthresearch: Chi è l'Uomo più Ricco della Terra?
nwo-truthresearch: Chi è l'Uomo più Ricco della Terra?: Sapete dare una risposta alla domanda posta nel titolo? Forse già intuisco quali possono essere le vostre risposte: I Rothschild? I Rocke...
martedì 15 aprile 2014
Un'illusoria parvenza di vita
File di antenne sui tetti
orchestrano in libere onde
per vie adombrate immagini
e restano stagliate lucenti
portando all'immobile fisso
un'illusoria parvenza di vita.
(Rosino Maranesi)
orchestrano in libere onde
per vie adombrate immagini
e restano stagliate lucenti
portando all'immobile fisso
un'illusoria parvenza di vita.
(Rosino Maranesi)
Il Veliero
Nitido e splendente
riappare all'orizzonte
in un dei giorni limpido e sereno
nutron rispetto le ali del veliero
e il cuore arpeggia in ritmo senza assalti
brevi minuti
poi al mutar del mare
come se dentro un dondolar su nave
l'acqua sommerge e poi ripiega
quindi sommerge e poi ritira
anfratti cupi raggiungo
alfin riemergo e cerco
appiglio solido e sicuro
ma la stanchezza e il tedio
rendono vani i tentativi
partecipe mi lascio trasportar
dal vorticar sempre più forte e muto
fino a cozzare per districare in sogni.
(Rosino Maranesi)
riappare all'orizzonte
in un dei giorni limpido e sereno
nutron rispetto le ali del veliero
e il cuore arpeggia in ritmo senza assalti
brevi minuti
poi al mutar del mare
come se dentro un dondolar su nave
l'acqua sommerge e poi ripiega
quindi sommerge e poi ritira
anfratti cupi raggiungo
alfin riemergo e cerco
appiglio solido e sicuro
ma la stanchezza e il tedio
rendono vani i tentativi
partecipe mi lascio trasportar
dal vorticar sempre più forte e muto
fino a cozzare per districare in sogni.
(Rosino Maranesi)
La fabbrica
La fabbrica
Ferreo onnipotente estremo
rullo rotante
che sgrana e stralcia
in velocità costante
ad una ad una la fila passa
sotto gli occhi stanchi
polvere nera s'alza
e carne rode
la macchina lucente
che nulla dice nulla pensa
ronza e stride
in ritmo sempre uguale
oh pollice contratto
oh mano disarmonica e ferita
lascia cadere
quel che stringi ed odii
e trita i nervi
della tua mente stanca
rivolta la schiena
e canta forte sovrasta
i rozzi suoni che ti opprimono
scagliati contro
come folle infuria
nella fabbrica curvi ruffiani
dediti a leccare i piedi
al buon benefattore
nuove macchine lui
comprerà domani e tu
lo aiuterai a far carriera
ma la sua sete inaridisce
pian piano la tua vita.
(Rosino Maranesi)
Ferreo onnipotente estremo
rullo rotante
che sgrana e stralcia
in velocità costante
ad una ad una la fila passa
sotto gli occhi stanchi
polvere nera s'alza
e carne rode
la macchina lucente
che nulla dice nulla pensa
ronza e stride
in ritmo sempre uguale
oh pollice contratto
oh mano disarmonica e ferita
lascia cadere
quel che stringi ed odii
e trita i nervi
della tua mente stanca
rivolta la schiena
e canta forte sovrasta
i rozzi suoni che ti opprimono
scagliati contro
come folle infuria
nella fabbrica curvi ruffiani
dediti a leccare i piedi
al buon benefattore
nuove macchine lui
comprerà domani e tu
lo aiuterai a far carriera
ma la sua sete inaridisce
pian piano la tua vita.
(Rosino Maranesi)
lunedì 14 aprile 2014
La Guerra
LA GUERRA
Cantano i miti — Fuse Prometeo
nel primigenio fango animandolo
la forza d’insano leone:
l’uomo levandosi ruggí guerra.
Dal rosso Adamo crebbe a l’esilio
il lavorante primo: soverchio
gli parve nel mondo un fratello:
truce rise su ’l percosso Abele. —
Quindi gorgoglia sangue ne i secoli
la faticosa storia de gli uomini,
dal Pàrthenon grande a la tua
casa candida, Vashingtòno.
Su l’orso a terra steso rizzandosi
il troglodita brandí ne l’aere
la clava, da i muscoli al cuore
fervere sentendo la battaglia.
I feri figli giocando al vespero
nel sol rossastro luccicar videro
tra i massi cruenti la selce,
e l’acuirono per la strage.
Poi de le cose di fuor le imagini
calde riflesse nel mental fosforo
per mezzo l’april vaporante
ebri rapíangli, barcollando,
da i palafitti laghi, da i fumidi
antri scavati. Ahi, verzicarono
le biade, pria magre su ’l colle,
nel lavacro de le vene umane.
Dal superato colle i superstiti
guardaro: i fiumi vasti, l’oceano
moltisono, le caliganti
alpi percossero di stupore
i petti aneli verso il dominio,
le menti accese del vago incognito.
Il pin fu gettato su l'onde
da i cerchi di pietre in vetta al monte
tonaro i fòschi dèi de le patrie,
da i chiusi ostelli le donne risero:
e quindi la guerra perenne,
cavalla indomita, corse il mondo.
Pria che ’l falcato ferro de l’arabo
profeta il culto suada a i popoli
de l’unico Allah solitario,
e intorno al sepolcro scoverchiato
del crocifisso ribelle a Ieova
arda il duello grave ne’ secoli
tra l’Asia e l’Europa, onde fulse
a gli ozi barbari luce e vita;
oh ben pria manda l’aurea Persepoli
gli adoratori del fuoco a gl’idoli
contro, onde sonò Maratone
inclita storia ne le genti,
e Zeus su ’l trono de gli Achemenidi,
nume pelasgo d’Omero e Fidia,
ascese co ’l bello Alessandro,
ed Aristotele meditava.
Dal Flavio Autari che il longobardico
destriero e l’asta spinge nel Ionio
sereno ridentegli dopo
lungo errare armato, al venturiere
che uscito a vista del Grande Oceano
cavalca l’onde nuove terribili
armato di spada e di scudo
pe ’l regio imperio de la Spagna,
una fatale sublime insania
per i deserti, verso gli oceani,
trae gli uomini l’un contro l’altro
co’ numi, co ’l mistico avvenire,
con la scïenza. Su le Piramidi
il Bonaparte quaranta secoli
ben fellah curvato, tra sfere e circoli,
ei parla i diritti de l’uomo:
ondeggiano in alto i tre colormal certo. Dal sangue la Pace
solleva candida l’ali. Quando?
chiama. Colà dove mummie
dormono inutili Faraoni,
al musulmano solenne, al tacito
(Bologna 9 novembre 1891)
G. Carducci
Cantano i miti — Fuse Prometeo
nel primigenio fango animandolo
la forza d’insano leone:
l’uomo levandosi ruggí guerra.
Dal rosso Adamo crebbe a l’esilio
il lavorante primo: soverchio
gli parve nel mondo un fratello:
truce rise su ’l percosso Abele. —
Quindi gorgoglia sangue ne i secoli
la faticosa storia de gli uomini,
dal Pàrthenon grande a la tua
casa candida, Vashingtòno.
Su l’orso a terra steso rizzandosi
il troglodita brandí ne l’aere
la clava, da i muscoli al cuore
fervere sentendo la battaglia.
I feri figli giocando al vespero
nel sol rossastro luccicar videro
tra i massi cruenti la selce,
e l’acuirono per la strage.
Poi de le cose di fuor le imagini
calde riflesse nel mental fosforo
per mezzo l’april vaporante
ebri rapíangli, barcollando,
da i palafitti laghi, da i fumidi
antri scavati. Ahi, verzicarono
le biade, pria magre su ’l colle,
nel lavacro de le vene umane.
Dal superato colle i superstiti
guardaro: i fiumi vasti, l’oceano
moltisono, le caliganti
alpi percossero di stupore
i petti aneli verso il dominio,
le menti accese del vago incognito.
Il pin fu gettato su l'onde
da i cerchi di pietre in vetta al monte
tonaro i fòschi dèi de le patrie,
da i chiusi ostelli le donne risero:
e quindi la guerra perenne,
cavalla indomita, corse il mondo.
Pria che ’l falcato ferro de l’arabo
profeta il culto suada a i popoli
de l’unico Allah solitario,
e intorno al sepolcro scoverchiato
del crocifisso ribelle a Ieova
arda il duello grave ne’ secoli
tra l’Asia e l’Europa, onde fulse
a gli ozi barbari luce e vita;
oh ben pria manda l’aurea Persepoli
gli adoratori del fuoco a gl’idoli
contro, onde sonò Maratone
inclita storia ne le genti,
e Zeus su ’l trono de gli Achemenidi,
nume pelasgo d’Omero e Fidia,
ascese co ’l bello Alessandro,
ed Aristotele meditava.
Dal Flavio Autari che il longobardico
destriero e l’asta spinge nel Ionio
sereno ridentegli dopo
lungo errare armato, al venturiere
che uscito a vista del Grande Oceano
cavalca l’onde nuove terribili
armato di spada e di scudo
pe ’l regio imperio de la Spagna,
una fatale sublime insania
per i deserti, verso gli oceani,
trae gli uomini l’un contro l’altro
co’ numi, co ’l mistico avvenire,
con la scïenza. Su le Piramidi
il Bonaparte quaranta secoli
ben fellah curvato, tra sfere e circoli,
ei parla i diritti de l’uomo:
ondeggiano in alto i tre colormal certo. Dal sangue la Pace
solleva candida l’ali. Quando?
chiama. Colà dove mummie
dormono inutili Faraoni,
al musulmano solenne, al tacito
(Bologna 9 novembre 1891)
G. Carducci
sabato 12 aprile 2014
da...teoria e prassi del collettivismo oligarchico(Emmanuel Goldstein)
In realtà,la guerra ha cambiato carattere,per essere più precisi è mutato l'ordine gerarchico dei motivi per cui si combatte una guerra.
Lo scopo fondamentale della guerra moderna è quello di consumare ciò che producono le macchine senza che ne risulti innalzato il tenore di vita.
Oggi il mondo è complessivamente più primitivo di quanto non fosse cinquant'anni fa.
Quando le macchine fecero la loro comparsa,ogni essere pensante maturò la convinzione che fosse scomparsa la necessità di ogni lavoro pesante e che contestualmente fosse svanita ogni necessità di preservare l'ineguaglianza fra gli uomini.
Se l'impiego delle macchine fosse stato direttamente indirizzato a tal fine, nell'arco di alcune generazioni mali come la fame,il superlavoro,la sporcizia,l'analfabetismo e le malattie sarebbero stati eliminati.
Se il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune,la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate dalla povertà si sarebbero alfabetizzate apprendendo così a pensare autonomamente e una volta che questo fosse successo avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non aveva alcuna funzione e l'avrebbero spazzata via.
Sul lungo termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi sulla povertà e sull'ignoranza.
...E' frutto di un preciso progetto politico mantenere anche i gruppi sociali privilegiati in un regime prossimo alla ristrettezza, perchè una condizione di penuria generalizzata rafforza l'importanza dei piccoli privilegi accentuando così le differenze tra un gruppo e l'altro.
Nello stesso tempo la consapevolezza di essere in guerra e quindi in pericolo, fa sì che la concentrazione di tutto il potere nelle mani di una piccola casta sembri l'unica e inevitabile condizione per sopravvivere.
La guerra non solo realizza l'indispensabile distruzione, ma lo fa rendendola accettabile da un punto di vista psicologico.
Non importa che la guerra si combatta per davvero e poichè una vittoria definitiva è impossibile,non importa nemmeno se la guerra vada bene o male: serve solo che uno stato di belligeranza persista.
Ora il progresso tecnologico si realizza solo se quanto esso produce può in qualche modo essere impiegato per ridurre la libertà umana.
Oggi i gruppi dirigenti fanno innanzitutto guerra ai proprio sottoposti e il fine della guerra non è quello di conseguire o impedire conquiste territoriali,ma di mantenere intatta la struttura della società.
Paragonate a quelle di oggi,tutte le tirannie del passato manifestavano una maggiore incertezza e inefficienza.
Rispetto a quanto accade oggi perfino la Chiesa cattolica medioevale si poteva considerare tollerante!
Lo scopo fondamentale della guerra moderna è quello di consumare ciò che producono le macchine senza che ne risulti innalzato il tenore di vita.
Oggi il mondo è complessivamente più primitivo di quanto non fosse cinquant'anni fa.
Quando le macchine fecero la loro comparsa,ogni essere pensante maturò la convinzione che fosse scomparsa la necessità di ogni lavoro pesante e che contestualmente fosse svanita ogni necessità di preservare l'ineguaglianza fra gli uomini.
Se l'impiego delle macchine fosse stato direttamente indirizzato a tal fine, nell'arco di alcune generazioni mali come la fame,il superlavoro,la sporcizia,l'analfabetismo e le malattie sarebbero stati eliminati.
Se il benessere e la sicurezza fossero divenuti un bene comune,la massima parte delle persone che di norma sono come immobilizzate dalla povertà si sarebbero alfabetizzate apprendendo così a pensare autonomamente e una volta che questo fosse successo avrebbero compreso prima o poi che la minoranza privilegiata non aveva alcuna funzione e l'avrebbero spazzata via.
Sul lungo termine, una società gerarchizzata poteva aversi solo basandosi sulla povertà e sull'ignoranza.
...E' frutto di un preciso progetto politico mantenere anche i gruppi sociali privilegiati in un regime prossimo alla ristrettezza, perchè una condizione di penuria generalizzata rafforza l'importanza dei piccoli privilegi accentuando così le differenze tra un gruppo e l'altro.
Nello stesso tempo la consapevolezza di essere in guerra e quindi in pericolo, fa sì che la concentrazione di tutto il potere nelle mani di una piccola casta sembri l'unica e inevitabile condizione per sopravvivere.
La guerra non solo realizza l'indispensabile distruzione, ma lo fa rendendola accettabile da un punto di vista psicologico.
Non importa che la guerra si combatta per davvero e poichè una vittoria definitiva è impossibile,non importa nemmeno se la guerra vada bene o male: serve solo che uno stato di belligeranza persista.
Ora il progresso tecnologico si realizza solo se quanto esso produce può in qualche modo essere impiegato per ridurre la libertà umana.
Oggi i gruppi dirigenti fanno innanzitutto guerra ai proprio sottoposti e il fine della guerra non è quello di conseguire o impedire conquiste territoriali,ma di mantenere intatta la struttura della società.
Paragonate a quelle di oggi,tutte le tirannie del passato manifestavano una maggiore incertezza e inefficienza.
Rispetto a quanto accade oggi perfino la Chiesa cattolica medioevale si poteva considerare tollerante!
L'uomo "moderno"
In lotta costante tra loro,
miriadi di contenitori vuoti
venerano modelli superficiali
assorbiti dal turbinìo del consumismo.
Nel secolo dei non pensanti,
le persone non si incontrano più
anzi,nel migliore dei casi si schivano
inseguendo mete irreali
intrise di materialità e apparenza
indottrinati al giudizio immediato
condizionato e preconfezionato.
Cultori dell'opinione di massa
disprezzano o deridono l'Io pensante.
L'atto di fede nella disinformazione come informazione
e privati della propria realtà storica
al pascolo del subliminale
sbavano all'idea di arrivismo
in una posizione d'elìte
come unico vero scopo da adorare.
Decantano la ricchezza e disprezzano il più debole,
isolano il Pensante additandolo a pesante;
affondano radici nell'assurda visione
inculcate da rotocalchi infiniti
di cronaca grigiastra
ipnotizzati dalla televisione
oltre non sentono il bisogno di andare
nutrendosi di una sottocultura
di de-informatizzazione accuratamente studiata
lasciando il Tutto e allo stesso tempo
assorbendo tutto il resto che è il Nulla.
Danno spazio a robotiche e animalesche emozioni
non curanti della costante mutazione dell'etimologia delle parole
coscienze già semi-spente si modificano e poltriscono.
E se non ti riconosci in queste righe,
se non stai in fila con gli zombie "moderni"
sarai prontamente infangato, denigrato,
marchiato come pazzo,complottista o visionario.
miriadi di contenitori vuoti
venerano modelli superficiali
assorbiti dal turbinìo del consumismo.
Nel secolo dei non pensanti,
le persone non si incontrano più
anzi,nel migliore dei casi si schivano
inseguendo mete irreali
intrise di materialità e apparenza
indottrinati al giudizio immediato
condizionato e preconfezionato.
Cultori dell'opinione di massa
disprezzano o deridono l'Io pensante.
L'atto di fede nella disinformazione come informazione
e privati della propria realtà storica
al pascolo del subliminale
sbavano all'idea di arrivismo
in una posizione d'elìte
come unico vero scopo da adorare.
Decantano la ricchezza e disprezzano il più debole,
isolano il Pensante additandolo a pesante;
affondano radici nell'assurda visione
inculcate da rotocalchi infiniti
di cronaca grigiastra
ipnotizzati dalla televisione
oltre non sentono il bisogno di andare
nutrendosi di una sottocultura
di de-informatizzazione accuratamente studiata
lasciando il Tutto e allo stesso tempo
assorbendo tutto il resto che è il Nulla.
Danno spazio a robotiche e animalesche emozioni
non curanti della costante mutazione dell'etimologia delle parole
coscienze già semi-spente si modificano e poltriscono.
E se non ti riconosci in queste righe,
se non stai in fila con gli zombie "moderni"
sarai prontamente infangato, denigrato,
marchiato come pazzo,complottista o visionario.
venerdì 4 aprile 2014
La scienza al servizio dell'imperialismo
Non c'è nessuna forma di potere che possa essere esercitata sulla gente se non tramite la menzogna...è la menzogna, e la menzogna presentata come verità e come oggetto di fede,ciò che ha dato forza al potere e continua a dargliela anche oggi..di modo che: quali dubbi avete che la responsabile del mantenimento di questa menzogna sia la scienza e che non possa dichiararsi innocente di nulla?
( Augustìn Garcia Calvo)
La scienza del Ventesimo secolo ha abbandonato ogni pretesa filosofica e si è trasformata in un gigantesco affare. Ora non minaccia la società, è uno dei suoi più potenti sostegni.
(Feyerabend,Paul K.,op.cit.)
Intorno al 1954 il dottor Gregorio Maranon impostava in questi termini il problema del dogmatismo in Medicina: "Senza dogmatismo la Medicina sarebbe un'attività adorabile, costituita in parti uguali da scienza,arte e mestiere. Ma l'anelito di volerla trasformare in una scienza integrale,un tempo sacerdotale ed enigmatica e ora esatta e infallibile,la fa inciampare in mille ostacoli ogni giorno e la pone,di volta in volta,in situazioni difficili di straordinaria serietà,quando non di gravità mortale...questa vana presunzione di voler convertire in esatta una scienza che è tale solo per una delle sue dimensioni...raggiunge attualmente proporzioni minacciose che è urgente combattere". Ciò sessant'anni fa!
"E' proprio questa pretesa della scienza di costituirsi in metadiscorso veritiero al di sopra delle ideologie,saperi e opinioni particolari ciò che la conferma come ideologia dominante...la sua capacità di persuaderci che non siamo costantemente persuasi,è proprio la reale menzogna della scienza ciò che fa di essa la specie più potente di ideologia dei nostri giorni: l'ideologia scientifica".
(Lizcano Emmanuel)
( Augustìn Garcia Calvo)
La scienza del Ventesimo secolo ha abbandonato ogni pretesa filosofica e si è trasformata in un gigantesco affare. Ora non minaccia la società, è uno dei suoi più potenti sostegni.
(Feyerabend,Paul K.,op.cit.)
Intorno al 1954 il dottor Gregorio Maranon impostava in questi termini il problema del dogmatismo in Medicina: "Senza dogmatismo la Medicina sarebbe un'attività adorabile, costituita in parti uguali da scienza,arte e mestiere. Ma l'anelito di volerla trasformare in una scienza integrale,un tempo sacerdotale ed enigmatica e ora esatta e infallibile,la fa inciampare in mille ostacoli ogni giorno e la pone,di volta in volta,in situazioni difficili di straordinaria serietà,quando non di gravità mortale...questa vana presunzione di voler convertire in esatta una scienza che è tale solo per una delle sue dimensioni...raggiunge attualmente proporzioni minacciose che è urgente combattere". Ciò sessant'anni fa!
"E' proprio questa pretesa della scienza di costituirsi in metadiscorso veritiero al di sopra delle ideologie,saperi e opinioni particolari ciò che la conferma come ideologia dominante...la sua capacità di persuaderci che non siamo costantemente persuasi,è proprio la reale menzogna della scienza ciò che fa di essa la specie più potente di ideologia dei nostri giorni: l'ideologia scientifica".
(Lizcano Emmanuel)
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