L'idiota considera falso tutto quello che non è in grado di comprendere. (San Tommaso d'Aquino)
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
giovedì 29 maggio 2014
martedì 27 maggio 2014
INDUSTRIA CHIMICA,SALUTE,MALATTIA E ALIMENTAZIONE
"Il suo proposito fu quello di trasformare la nazione tedesca in una macchina militare, per imporre il suo potere sull' Europa e, più tardi su altre nazioni al di là dei mari. Furono i tessitori del nero reticolato di morte che si estese sull' Europa".
Telford Taylor
L'evoluzione sperimentata dall'industria farmaceutica a partire dalla fine della seconda guerra mondiale è un lemento chiave per comprendere l'origine della crisi globale di salute che abbiamo descritto e i nuovi strumenti di dominio applicati all'interno e all'esterno dell'ambito confermato delle malattie.
Il cambio qualitativo che si è verificato nella strategia di Farmafia per moltiplicare i guadagni centrando la propria attività nel campo della salute e dell'alimentazione non ha solo contribuito in modo definitivo all'aumento della degradazione biologica di cui soffre l'umanità, ma ha posto le basi di una logica distruttiva che è andata acutizzandosi nel tempo e che oggi costituisce la pietra miliare su cui si costruiscono i meccanismi di controllo che stiamo studiando in questo lavoro.
Ritornare alle origini di questa gigantesca fabbrica di potere, denaro e distruzione ci permetterà non solo di comprendere molte delle terribili minacce che incombono sulla popolazione del pianeta - alcune delle quali disgraziatamente già verificatesi - ma a iniziare a lottare contro di esse e ad aiutare gli altri a fare altrettanto?
Rockefeller, IG Farben: a questi livelli, chi non ha sentito parlare di loro?
Qui non andiamo a scoprire alcun segreto, nè a rivelare dati nascosti di memoriali persi in oscuri archivi. Andiamo semplicemente a sintetizzare gli elementi rilevanti di una montagna di libri, articoli e pagine web dedicate a questi e altri protagonisti di Farmafia, a contestualizzarli nella cornice dello Stato imperiale e a porli in relazione con i nostri obiettivi di studio: in sostanza, la crisi e i meccanismi di controllo nell'ambito del tema salute - malattia.
LE ORIGINI
Iniziamo con gli yankee e il filo conduttore ci porterà ai nazisti.
Partendo dal provvidenziale salto economico realizzato - insieme ad altri fortunati vincitori - durante la la guerra di secessione, il clan dei Rockefeller costruì il suo impero tra la fine del XIX secolo e il primo terzo del XX, consolidatosi poi sul petrolio - la Standar Oil Company (oggi Exxon) - e sulla finanza - Chase National Bank ( attualmente Chase Manhattan Bank).
Uno dei più potenti consociati dei Rockefeller fu J.P.Morgan, rappresentante negli Stati Uniti della famiglia Rothschild e della Banca d' Inghilterra.
Entrambi partecipavano alla creazione del Federal Reserve Board ( Consiglio della Riserva federale) che sino a oggi regola le finanze dello Stato imperiale.
Nel 1904 venne creata la Rockefeller Foundation, che iniziò a distribuire denaro a destra e manca. In altri termini, in un modo o nell'altro i responsabili politici più importanti, sia dei repubblicani sia dei democratici, avevano relazioni con la Rockefeller o lavoravano direttamente per essa.
Ma la sua "influenza" si estese a tutti gli ambiti e strati sociali: Associazione medica americana, università (Harvard : 8 milioni di dollari; Yale: 7 mlioni; Washington: 2 milioni; Columbia: 5 milioni; John Hopkins: 10 milioni...), scuole, agenzie governative ( FDA, Servizio sanitario pubblico, Commissione federale del commercio, Istituto di ricerca nazionale, Consiglio nazionale delle ricerche, alte cariche dell'esercito, dell'aeronautica e della marina), ricercatori, accademie delle scienze...l'elenco sembra interminabile.
E una parte importante di questo denaro va a finire alle agenzie di stampa( Associated Press, United Press, International News Service) e ai mezzi di informazione ( "Life","Time", "Reader's Digest","Newsweek","New York Times"). Un esempio con nomi e cognomi: i Rockefeller avevano posto Alfred Richards, direttore della Merck & Company - una delle sue 68 sussidiarie nell'industria farmaceutica - come direttore dell'Accademia nazionale delle scienze. Quando compare il libro di Bealle che lo denuncia, accade semplicemente che Richards viene sostituito da Detlev Bronk, presidente della Rockefeller University.
Questa disposizione permise i seguenti movimenti strategici.
Nel 1910 la Fondazione Rockefeller commissionò uno studio contro le medicine alternative: redatto da un funzionario della Fondazione stessa.
Con la scusa di rimediare alla disastrosa situazione inerente la formazione medica, il cosiddetto "Rapporto Flexner" si trasformò nel distruttivo inizio della guerra contro i prodotti naturali e del sostegno ai farmaci.
Nel 1914 rinveniamo un assaggio dei metodi con cui la famiglia Rockefeller "forgia il suo impero": il massacro nell'accampamento di minatori di Ludlow come risposta a uno sciopero per ottenere miglioramenti delle condizioni di vita e della sicurezza sul lavoro nelle miniere.
Nel 1927 venne fondato l'International Education Board per "lavori" all'estero: milioni di dollari furono donati a università e politici di diversi Paesi in funzione di interessi e affinità. Per esempio inizialmente essa decise di investire 45 milioni di dollari per "occidentalizzare" la medicina cinese; quando i comunisti presero il potere, Rockefeller decise che non gli interessava più "migliorare" la salute dei cinesi ma quella di giapponesi, indiani e latinoamericani.
Così arriviamo alla sua associazione con IG Farben negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, collaborazione che continuò perfino con Hitler al potere.
AUSCHWITZ - NORIMBERGA
SCIENCE FOR A BETTER LIFE
IG Farben è l'acronimo di Interessen - Gemeinschaft Farbenindustrie Ag ( Unione di interessi dell'industria dei coloranti), un insieme di potenti compagnie - che in totale superavano gli 80.000 dipendenti - che commercializzavano brevetti di coloranti chimici.
Gli inizi della IG risalgono alla fondazione della Bayer nel 1863 da parte di un venditore di coloranti di nome Friedrich Bayer. Nei primi anni del XX secolo, dopo il lancio dell' Aspirina, la Bayer si trasformò in una azienda internazionale che andò oltre l'ambito dei coloranti, sebbene, come vedremo, si appoggiò proprio al lavoro sviluppato con questi prodotti.
A partire dalla prima guerra mondiale iniziò a lavorare insieme ad altre aziende
(AGFA, Cassella, BASF, Hoechst, Huls, Kalle) allo sviluppo e fabbricazione di armi chimiche e in particolare dell'iprite la cui sintesi si ottiene con alcuni precursori utilizzati nella produzione dei coloranti.
Dagli atti dei processi che vennero tenuti dal tribunale di Norimberga per giudicare i dirigenti nazisti tra il 1946 e il 1948 poniamo in rilievo i seguenti fatti comprovati:
- nel 1930 IG Farben aveva sviluppato un piano dettagliato: "il nuovo ordine economico per l'Europa e il mondo"con l'obiettivo di controllare i mercati mondiali di petrolio, farmaci, prodotti chimici e altro. Per conseguirlo serviva una conquista militare, una guerra che successivamente sarebbe passata alla storia come "seconda guerra mondiale".
- Per raggiungere i proprio obiettivi decisero di utilizzare Hitler come arma politica finanziando l'ascesa al potere del partito nazista e l'attività destabilizzante delle Sturmabteilung(truppe d'assalto, note come"camicie brune").
- I dirigenti di IG Farben furono gli "architetti" della seconda guerra mondiale.
Man mano che Hitler invadeva i Paesi europei, le loro industrie petrolifere e farmaceutiche passavano nelle mani di IG Farben.
- Nei Paesi occupati, centinaia di migliaia di persone innocenti furono catturate e costrette a lavorare come schiavi per IG Farben, usate come cavie negli esperimenti medici che servirono affinchè Bayer, Hoechst e altre aziende del consorzio IGF brevettassero i loro farmaci.
- IGF fu la costruttrice e proprietaria di IG Auschwitz, un impianto industriale di 24 km quadrati finanziato dalla Deutsche Bank e collocato a fianco del campo di concentramento da cui si riforniva di mano d'opera e soggetti per la sperimentazione.
Si calcola che ad Auschwitz furono utilizzati come schiavi circa 300.000 prigionieri, di cui 25.000 sino alla morte.
Altre migliaia furono assassinate in esperimenti medici, non solo ad Auschwitz ma anche in altri campi di concentramento in cui un ufficiale medico delle SS funzionario di IG Farben diresse le sperimentazioni per conto di Bayer Leverkusen. Riportiamo un esempio della corrispondenza scoperta negli archivi di Auschwitz tra il comandante del campo e la Bayer Leverkusen:
"In previsione degli esperimenti pianificati per un nuovo farmaco induttore del sonno, vi saremo grati se poneste un certo numero di prigionieri a nostra disposizione...Confermiamo la ricezione della sua risposta, ma riteniamo il prezzo di 200 RM per donna troppo elevato. Proponiamo di pagare non più di 170 RM per donna. Se ciò è per lei accettabile le donne saranno messe a nostra disposizione. Ne abbiamo bisogno circa di 150...
Confermiamo la ricezione della sua approvazione dell'accordo. Per favore, preparateci 150 donne nel migliore stato di salute possibile...
La terremo informata dello sviluppo degli esperimenti...
Gli esperimenti sono stati realizzati. Tutte le persone testate sono morte.
La ricontatteremo a breve per un nuovo carico".
UN REQUIEM PER I SOGNI DEL DOPOGUERRA
Il tribunale di Norimberga condannò dodici dirigenti dell' IG Farben e alcuni furono giustiziati. Altri scapparono nonostante fossero stati condannati: nel 1955 Friedrich Jaehne divenne direttore del team di consulenti della Hoechst; l'anno seguente, Fitzer Meer ottenne lo stesso posto alla Bayer.
Sono solo due esempi di una nuova strategia imperiale: con l'inizio della Guerra fredda gli Stati Uniti e il Regno Unito decisero di intensificare le barriere contro i loro nemici ideologici. Alcuni criminali ritornarono ai propri posti; la Repubblica Federale Tedesca fondata nel 1949 si trasformò in un bastione costruito a misura degli interessi dell'industria.
Norimberga ci fornisce un altro filo conduttore da cui trarre delle conclusioni: un percorso che ci conduce dalla Germania nazista all'apartheid e alla situazione particolare che ritroviamo in Sudafrica in relazione alle più potenti industrie farmaceutiche.
Hans Globke redasse insieme a Wilhelm Stuckart le leggi razziali che servirono di base al regime nazista. Globke fuggì per convertirsi dopo la guerra in massimo responsabile dell'ufficio del cancelliere della Germania Occidentale.
Lì pose la sua esperienza al servizio degli interessi tedeschi in Sudafrica e del loro forte sostegno all'apartheid.
Questo fu il paradiso delle multinazionali farmaceutiche che seguì immediatamente dopo la guerra: Novartis, Roche, GlaxoSmithKline, Merck & Boeringer Ingelheim sbarcarono in Sudafrica e misero a disposizione il loro potere economico per sostenere il regime di apartheid in cambio della possibilità di disporre di una piattaforma privilegiata per lanciarsi nel colonialismo farmaceutico dell'Africa. Questa strategia era già stata delineata da IGF, che iniziò a impiantare filiali a Città del Capo e Johannesburg dal 1936.
E ADESSO...
Ora l' HIV/AIDS ha sostituito la poliomelite e il cancro.
Ora gli esperimenti con cavie umane non si fanno più con i prigionieri schiavi dei campi di sterminio ma con la popolazione civile dei Paesi del cosiddetto "terzo mondo", e in certi casi con la popolazione totale del pianeta.
Ora il Sudafrica è colonizzato da Abbott, Bayer, Boeringer-Ingelheim, Bristol-Myers, Squibb, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Pfizer, Roche, Sanofi-Aventis...
Ora il gas asfissiante si è traformato in chemioterapia per il cancro e i discendenti dei prodotti sperimentali ad Auschwitz - gli antivirali e gli antiretrovirali - vanno a sostituire l'ultima generazione di antibiotici.
Oggi Angela Merkel dà il cambio a Kohl - un vecchio lobbista della "Verband Chemischer Industrie", organizzazione centrale della lobby al servizio delle industrie farmaceutiche tedesche - e notare: nell'incontro che tennero l'inverno scorso al G8, la Merkel si impegnò a fornire aiuti superiori a 47.000 milioni di euro alle compagnie farmaceutiche.
Oggi il Codex Alimentarius - proposto da Hoechst-Bayer-BASF e stabilito dall'ONU-OMS - ha chiuso il cerchio aperto nel 1910 dal Rapporto Flexner: le vitamine, i minerali e i rimedi naturali non possono essere considerati come terapeutici. E adesso...sappiamo come mai determinate teorie scientifiche abbiano prosperato sino a trasformarsi in dogmi mentre altre siano state sistematicamente azzittite; perchè per determinate questioni si fa ricerca senza tener conto dei costi e per altre no; perchè la maggioranza degli scienziati, ricercatori, editori di pubblicazioni specializzate, responsabili sanitari pubblici, medici ordinari e organizzazioni civili difende determinate teorie e trema al solo sentire nominare altre; perchè queste teorie si sono consolidate nella popolazione e sui libri di testo delle scuole e altre invece no.
(da "IL POTERE OCCULTO DELL'INDUSTRIA DELLA SANITA'"
di Jesùs Garcìa Blanca, Macro Edizioni)
Telford Taylor
L'evoluzione sperimentata dall'industria farmaceutica a partire dalla fine della seconda guerra mondiale è un lemento chiave per comprendere l'origine della crisi globale di salute che abbiamo descritto e i nuovi strumenti di dominio applicati all'interno e all'esterno dell'ambito confermato delle malattie.
Il cambio qualitativo che si è verificato nella strategia di Farmafia per moltiplicare i guadagni centrando la propria attività nel campo della salute e dell'alimentazione non ha solo contribuito in modo definitivo all'aumento della degradazione biologica di cui soffre l'umanità, ma ha posto le basi di una logica distruttiva che è andata acutizzandosi nel tempo e che oggi costituisce la pietra miliare su cui si costruiscono i meccanismi di controllo che stiamo studiando in questo lavoro.
Ritornare alle origini di questa gigantesca fabbrica di potere, denaro e distruzione ci permetterà non solo di comprendere molte delle terribili minacce che incombono sulla popolazione del pianeta - alcune delle quali disgraziatamente già verificatesi - ma a iniziare a lottare contro di esse e ad aiutare gli altri a fare altrettanto?
Rockefeller, IG Farben: a questi livelli, chi non ha sentito parlare di loro?
Qui non andiamo a scoprire alcun segreto, nè a rivelare dati nascosti di memoriali persi in oscuri archivi. Andiamo semplicemente a sintetizzare gli elementi rilevanti di una montagna di libri, articoli e pagine web dedicate a questi e altri protagonisti di Farmafia, a contestualizzarli nella cornice dello Stato imperiale e a porli in relazione con i nostri obiettivi di studio: in sostanza, la crisi e i meccanismi di controllo nell'ambito del tema salute - malattia.
LE ORIGINI
Iniziamo con gli yankee e il filo conduttore ci porterà ai nazisti.
Partendo dal provvidenziale salto economico realizzato - insieme ad altri fortunati vincitori - durante la la guerra di secessione, il clan dei Rockefeller costruì il suo impero tra la fine del XIX secolo e il primo terzo del XX, consolidatosi poi sul petrolio - la Standar Oil Company (oggi Exxon) - e sulla finanza - Chase National Bank ( attualmente Chase Manhattan Bank).
Uno dei più potenti consociati dei Rockefeller fu J.P.Morgan, rappresentante negli Stati Uniti della famiglia Rothschild e della Banca d' Inghilterra.
Entrambi partecipavano alla creazione del Federal Reserve Board ( Consiglio della Riserva federale) che sino a oggi regola le finanze dello Stato imperiale.
Nel 1904 venne creata la Rockefeller Foundation, che iniziò a distribuire denaro a destra e manca. In altri termini, in un modo o nell'altro i responsabili politici più importanti, sia dei repubblicani sia dei democratici, avevano relazioni con la Rockefeller o lavoravano direttamente per essa.
Ma la sua "influenza" si estese a tutti gli ambiti e strati sociali: Associazione medica americana, università (Harvard : 8 milioni di dollari; Yale: 7 mlioni; Washington: 2 milioni; Columbia: 5 milioni; John Hopkins: 10 milioni...), scuole, agenzie governative ( FDA, Servizio sanitario pubblico, Commissione federale del commercio, Istituto di ricerca nazionale, Consiglio nazionale delle ricerche, alte cariche dell'esercito, dell'aeronautica e della marina), ricercatori, accademie delle scienze...l'elenco sembra interminabile.
E una parte importante di questo denaro va a finire alle agenzie di stampa( Associated Press, United Press, International News Service) e ai mezzi di informazione ( "Life","Time", "Reader's Digest","Newsweek","New York Times"). Un esempio con nomi e cognomi: i Rockefeller avevano posto Alfred Richards, direttore della Merck & Company - una delle sue 68 sussidiarie nell'industria farmaceutica - come direttore dell'Accademia nazionale delle scienze. Quando compare il libro di Bealle che lo denuncia, accade semplicemente che Richards viene sostituito da Detlev Bronk, presidente della Rockefeller University.
Questa disposizione permise i seguenti movimenti strategici.
Nel 1910 la Fondazione Rockefeller commissionò uno studio contro le medicine alternative: redatto da un funzionario della Fondazione stessa.
Con la scusa di rimediare alla disastrosa situazione inerente la formazione medica, il cosiddetto "Rapporto Flexner" si trasformò nel distruttivo inizio della guerra contro i prodotti naturali e del sostegno ai farmaci.
Nel 1914 rinveniamo un assaggio dei metodi con cui la famiglia Rockefeller "forgia il suo impero": il massacro nell'accampamento di minatori di Ludlow come risposta a uno sciopero per ottenere miglioramenti delle condizioni di vita e della sicurezza sul lavoro nelle miniere.
Nel 1927 venne fondato l'International Education Board per "lavori" all'estero: milioni di dollari furono donati a università e politici di diversi Paesi in funzione di interessi e affinità. Per esempio inizialmente essa decise di investire 45 milioni di dollari per "occidentalizzare" la medicina cinese; quando i comunisti presero il potere, Rockefeller decise che non gli interessava più "migliorare" la salute dei cinesi ma quella di giapponesi, indiani e latinoamericani.
Così arriviamo alla sua associazione con IG Farben negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, collaborazione che continuò perfino con Hitler al potere.
AUSCHWITZ - NORIMBERGA
SCIENCE FOR A BETTER LIFE
IG Farben è l'acronimo di Interessen - Gemeinschaft Farbenindustrie Ag ( Unione di interessi dell'industria dei coloranti), un insieme di potenti compagnie - che in totale superavano gli 80.000 dipendenti - che commercializzavano brevetti di coloranti chimici.
Gli inizi della IG risalgono alla fondazione della Bayer nel 1863 da parte di un venditore di coloranti di nome Friedrich Bayer. Nei primi anni del XX secolo, dopo il lancio dell' Aspirina, la Bayer si trasformò in una azienda internazionale che andò oltre l'ambito dei coloranti, sebbene, come vedremo, si appoggiò proprio al lavoro sviluppato con questi prodotti.
A partire dalla prima guerra mondiale iniziò a lavorare insieme ad altre aziende
(AGFA, Cassella, BASF, Hoechst, Huls, Kalle) allo sviluppo e fabbricazione di armi chimiche e in particolare dell'iprite la cui sintesi si ottiene con alcuni precursori utilizzati nella produzione dei coloranti.
Dagli atti dei processi che vennero tenuti dal tribunale di Norimberga per giudicare i dirigenti nazisti tra il 1946 e il 1948 poniamo in rilievo i seguenti fatti comprovati:
- nel 1930 IG Farben aveva sviluppato un piano dettagliato: "il nuovo ordine economico per l'Europa e il mondo"con l'obiettivo di controllare i mercati mondiali di petrolio, farmaci, prodotti chimici e altro. Per conseguirlo serviva una conquista militare, una guerra che successivamente sarebbe passata alla storia come "seconda guerra mondiale".
- Per raggiungere i proprio obiettivi decisero di utilizzare Hitler come arma politica finanziando l'ascesa al potere del partito nazista e l'attività destabilizzante delle Sturmabteilung(truppe d'assalto, note come"camicie brune").
- I dirigenti di IG Farben furono gli "architetti" della seconda guerra mondiale.
Man mano che Hitler invadeva i Paesi europei, le loro industrie petrolifere e farmaceutiche passavano nelle mani di IG Farben.
- Nei Paesi occupati, centinaia di migliaia di persone innocenti furono catturate e costrette a lavorare come schiavi per IG Farben, usate come cavie negli esperimenti medici che servirono affinchè Bayer, Hoechst e altre aziende del consorzio IGF brevettassero i loro farmaci.
- IGF fu la costruttrice e proprietaria di IG Auschwitz, un impianto industriale di 24 km quadrati finanziato dalla Deutsche Bank e collocato a fianco del campo di concentramento da cui si riforniva di mano d'opera e soggetti per la sperimentazione.
Si calcola che ad Auschwitz furono utilizzati come schiavi circa 300.000 prigionieri, di cui 25.000 sino alla morte.
Altre migliaia furono assassinate in esperimenti medici, non solo ad Auschwitz ma anche in altri campi di concentramento in cui un ufficiale medico delle SS funzionario di IG Farben diresse le sperimentazioni per conto di Bayer Leverkusen. Riportiamo un esempio della corrispondenza scoperta negli archivi di Auschwitz tra il comandante del campo e la Bayer Leverkusen:
"In previsione degli esperimenti pianificati per un nuovo farmaco induttore del sonno, vi saremo grati se poneste un certo numero di prigionieri a nostra disposizione...Confermiamo la ricezione della sua risposta, ma riteniamo il prezzo di 200 RM per donna troppo elevato. Proponiamo di pagare non più di 170 RM per donna. Se ciò è per lei accettabile le donne saranno messe a nostra disposizione. Ne abbiamo bisogno circa di 150...
Confermiamo la ricezione della sua approvazione dell'accordo. Per favore, preparateci 150 donne nel migliore stato di salute possibile...
La terremo informata dello sviluppo degli esperimenti...
Gli esperimenti sono stati realizzati. Tutte le persone testate sono morte.
La ricontatteremo a breve per un nuovo carico".
UN REQUIEM PER I SOGNI DEL DOPOGUERRA
Il tribunale di Norimberga condannò dodici dirigenti dell' IG Farben e alcuni furono giustiziati. Altri scapparono nonostante fossero stati condannati: nel 1955 Friedrich Jaehne divenne direttore del team di consulenti della Hoechst; l'anno seguente, Fitzer Meer ottenne lo stesso posto alla Bayer.
Sono solo due esempi di una nuova strategia imperiale: con l'inizio della Guerra fredda gli Stati Uniti e il Regno Unito decisero di intensificare le barriere contro i loro nemici ideologici. Alcuni criminali ritornarono ai propri posti; la Repubblica Federale Tedesca fondata nel 1949 si trasformò in un bastione costruito a misura degli interessi dell'industria.
Norimberga ci fornisce un altro filo conduttore da cui trarre delle conclusioni: un percorso che ci conduce dalla Germania nazista all'apartheid e alla situazione particolare che ritroviamo in Sudafrica in relazione alle più potenti industrie farmaceutiche.
Hans Globke redasse insieme a Wilhelm Stuckart le leggi razziali che servirono di base al regime nazista. Globke fuggì per convertirsi dopo la guerra in massimo responsabile dell'ufficio del cancelliere della Germania Occidentale.
Lì pose la sua esperienza al servizio degli interessi tedeschi in Sudafrica e del loro forte sostegno all'apartheid.
Questo fu il paradiso delle multinazionali farmaceutiche che seguì immediatamente dopo la guerra: Novartis, Roche, GlaxoSmithKline, Merck & Boeringer Ingelheim sbarcarono in Sudafrica e misero a disposizione il loro potere economico per sostenere il regime di apartheid in cambio della possibilità di disporre di una piattaforma privilegiata per lanciarsi nel colonialismo farmaceutico dell'Africa. Questa strategia era già stata delineata da IGF, che iniziò a impiantare filiali a Città del Capo e Johannesburg dal 1936.
E ADESSO...
Ora l' HIV/AIDS ha sostituito la poliomelite e il cancro.
Ora gli esperimenti con cavie umane non si fanno più con i prigionieri schiavi dei campi di sterminio ma con la popolazione civile dei Paesi del cosiddetto "terzo mondo", e in certi casi con la popolazione totale del pianeta.
Ora il Sudafrica è colonizzato da Abbott, Bayer, Boeringer-Ingelheim, Bristol-Myers, Squibb, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Pfizer, Roche, Sanofi-Aventis...
Ora il gas asfissiante si è traformato in chemioterapia per il cancro e i discendenti dei prodotti sperimentali ad Auschwitz - gli antivirali e gli antiretrovirali - vanno a sostituire l'ultima generazione di antibiotici.
Oggi Angela Merkel dà il cambio a Kohl - un vecchio lobbista della "Verband Chemischer Industrie", organizzazione centrale della lobby al servizio delle industrie farmaceutiche tedesche - e notare: nell'incontro che tennero l'inverno scorso al G8, la Merkel si impegnò a fornire aiuti superiori a 47.000 milioni di euro alle compagnie farmaceutiche.
Oggi il Codex Alimentarius - proposto da Hoechst-Bayer-BASF e stabilito dall'ONU-OMS - ha chiuso il cerchio aperto nel 1910 dal Rapporto Flexner: le vitamine, i minerali e i rimedi naturali non possono essere considerati come terapeutici. E adesso...sappiamo come mai determinate teorie scientifiche abbiano prosperato sino a trasformarsi in dogmi mentre altre siano state sistematicamente azzittite; perchè per determinate questioni si fa ricerca senza tener conto dei costi e per altre no; perchè la maggioranza degli scienziati, ricercatori, editori di pubblicazioni specializzate, responsabili sanitari pubblici, medici ordinari e organizzazioni civili difende determinate teorie e trema al solo sentire nominare altre; perchè queste teorie si sono consolidate nella popolazione e sui libri di testo delle scuole e altre invece no.
(da "IL POTERE OCCULTO DELL'INDUSTRIA DELLA SANITA'"
di Jesùs Garcìa Blanca, Macro Edizioni)
domenica 25 maggio 2014
sabato 24 maggio 2014
giovedì 22 maggio 2014
martedì 20 maggio 2014
lunedì 19 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
sabato 10 maggio 2014
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venerdì 9 maggio 2014
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giovedì 8 maggio 2014
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venerdì 2 maggio 2014
giovedì 1 maggio 2014
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